Il Paese

La fertilità del bacino idrografico del Velino si estende con il Fiume Ratto fino alla pianura di Borbona e conferisce a questi luoghi il gradevole aspetto di un territorio ancora integro, caratterizzato nella valle da castagneti e faggeti.
Circondato dalle grandi catene del Terminillo, della Laga, del Gran Sasso e dai loro contrafforti collinari, il paese, a 760 metri sul livello del mare, è molto apprezzato come luogo di soggiorno sia estivo che invernale. La posizione consente con facilità, in inverno, il raggiungimento delle più vicine stazioni sciistiche ed offre, in estate, una vasta possibilità di accesso a percorsi montani.
Il Comune ha due frazioni: Vallemare, situata a circa 1000 metri di altitudine, e Piedimordenti, che ricade interamente dentro i confini del Comune di Posta. L’abitato di Vallemare è formato dalle contrade di Capo la Villa e Piedi la Villa, Colle Marcone, La Crociata e Prato di Laculo.
Il territorio del Comune, classificato totalmente montano, si estende per 46 chilometri quadrati e confina con i Comuni di Posta, Cittareale, Antrodoco, Micigliano (nella provincia di Rieti), Montereale e Cagnano Amiterno (nella provincia de L’Aquila). Il contesto geografico ha contribuito alla salvaguardia dell’ambiente naturale ed al mantenimento di forti tradizioni e feste popolari.
Borbona ha una popolazione di circa 600 abitanti, la cui economia si basa sul terziario e l’agricoltura; consistente è ancora il numero di artigiani (ferro, legno, edilizia) e di allevatori (ovini e bovini).
Un ruolo importante riveste il turismo, sia esso di villeggiatura che di ritorno da parte dei nativi emigrati, agevolato dalla presenza di strutture commerciali significative e di tutti i servizi indispensabili.
Oggi l’abitato del paese occupa la parte centro-settentrionale del territorio comunale ed è costituito da un nucleo originario, la Terra, in posizione elevata, e numerosi altri agglomerati urbani costituitisi dopo il terremoto del 1703 dagli insediamenti agricoli preesistenti e denominati: I Forti, il Centro storico (Il Colle della Piazza o Colle Pietrangeli e La Piazza), La Reota, Le Paghette (Pacette e S. Giuseppe), S. Giovanni, Venditto (Chennittu), Villa S. Angelo (La Villa) e Villa Tocchio (Chetocchio).
Qui risiedono un patrimonio di tradizioni popolari ancora vive, una cultura della pastorizia tutt’ora radicata in profondità nel territorio, una storia frammentaria ma documentata dal suggestivo insieme di opere d’arte ospitate nelle sue chiese, con il suo gioiello più importante, la monumentale Croce di Borbona che trasmette l’eco delle appassionate vicende francescane del Trecento.
Ultimo aggiornamento
17 Maggio 2021, 18:54