Chiesa di Santa Maria degli Angeli in Vallemare, circa 1640

Chiesa di Santa Maria degli Angeli in Vallemare, circa 1640

Secondo il vescovo di Rieti Marini (secolo XVIII) già nel Medioevo doveva esistere nella zona di Vallemare una cappella dedicata a San Martino.
Questo edificio sacro nel 1398 dipendeva dalla chiesa di Santa Maria in Panaro, situata nei pressi di Bacugno. L’attuale chiesa di Santa Maria degli Angeli viene citata nelle relazioni delle Visite Pastorali dei vescovi di Rieti a partire dal 1642. Inizialmente aveva un solo altare. Intorno al 1660 gli eredi di Martino Mancini vi fecero costruire l’altare dedicato a San Martino. Successivamente venne eretto un altro altare dedicato alla Madonna, ora detto dell’Immacolata Concezione, di patronato della Famiglia Mancini.

Nel Seicento la chiesa dipendeva dalla parrocchia di Santa Croce in Borbona, ed era servita da un cappellano inamovibile, il quale di fatto adempiva ai compiti parrocchiali. Nel 1650 “L’Università e gli uomini della villa di Vallemare” rivolsero una supplica al vescovo di Rieti perché nel loro paese fosse eretta una parrocchia autonoma. La nuova parrocchia, tuttavia, venne creata solo agli inizi del Millesettecento. Il suo parroco, inizialmente, veniva presentato dai “focolieri” o abitanti della villa (e a partire dal secolo XIX dal Comune di Borbona), ed istituito dal vicario vescovile in Regno residente nella vicina Montereale. Nel Settecento la chiesa di Santa Maria degli Angeli si arricchì di due nuovi altari, dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e Sant’Antonio, ed a Santa Maria del Suffragio.

Quest’ultimo era di patronato dell’Università (ossia del Comune). Nello stesso periodo c’erano nella parrocchia la “Confraternita del Santissimo Sacramento” ed un “monte frumentario” curato dagli amministratori della chiesa. Oltre a quella parrocchiale esisteva in Vallemare un’altra chiesa, dedicata a Santa Maria dei Sette Dolori, di patronato dei signori Mancini. A ricordo di quest’ultima dedicazione si celebra attualmente la festa dell’Addolorata. Protettore della villa era, fin dal Settecento, San Filippo Neri.

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Ultimo aggiornamento

27 Gennaio 2022, 09:14