L’Acqua

L’Acqua

Il territorio comunale di Borbona è caratterizzato dalla presenza di una piana alluvionale dominata dal Fiume Ratto che funge da principale collettore drenante della zona.

Come tutti i fiumi, anche il Ratto che sembra “tranquillo”, agisce sulla superficie terrestre modellandola in continuazione attraverso il trasporto di detriti rocciosi e di elementi fini, scavando la sua vallata, creando nuovi assetti morfologici, ecc.

L’acqua che alimenta questo corso d’acqua ha essenzialmente due provenienze: una è costituita dalla pioggia e dalla neve che cadono direttamente sulla superficie del fiume; questo apporto generalmente è minimo ed è concentrato soprattutto in alcuni periodi dell’anno. L’altra fonte, quella principale, è costituita dalle acque sotterranee.

Queste ultime derivano dall’infiltrazione delle acque meteoriche e superficiali nel sottosuolo attraverso le fessurazioni ed i pori presenti nei terreni. Un quantitativo minimo di acqua viene trattenuto dallo strato superficiale del suolo (terreno vegetale) e dal sistema radicale delle piante.

In superficie lo scorrimento delle acque è garantito da numerosi fossi il cui regime, per lo più temporaneo, dipende principalmente dagli afflussi meteorici ed in parte più ridotta dagli apporti di alcune sorgenti dalle portate modeste.

Il Fiume Ratto, dopo aver raccolte le acque di questi fossi che incidono i rilievi tra i quali si è impostato il suo alveo, si immette nel Fiume Velino costituendo uno degli affluenti di sinistra di questo corso d’acqua.

La maggior parte dell’acqua di infiltrazione percola nel sottosuolo fino al raggiungimento di un substrato impermeabile dove si accumula, fino ad un determinato livello chiamato livello freatico, colmando gradualmente tutte le fessure ed i pori della roccia circostante.
Questo volume d’acqua costituisce la falda freatica.

La falda freatica localizzata nei terreni alluvionali della piana del Fiume Ratto ha una profondità variabile in funzione delle precipitazioni meteoriche: in estate si trova a circa 4 m dalla superficie del suolo mentre in inverno può addirittura affiorare.

All’interno dei depositi alluvionali del Fiume Ratto si possono trovare più falde, definite sospese, localizzate nei livelli più grossolani e quindi più permeabili (ghiaie e sabbie) e separate dai livelli più fini e meno permeabili (limi e argille).

La diversità litologica dei sedimenti alluvionali condiziona le modalità di circolazione e di accumulo idrico, contribuendo a costituire un complesso idrogeologico diversificato.

Nei pressi della località “San Giovanni” è presente una sorgente lineare cioè una emergenza naturale di acque sotterranee in un tratto dell’alveo del Fiume Ratto; in questo caso il corso d’acqua si definisce drenante.

Una cospicua e costante circolazione sotterranea è presente nei depositi prevalentemente carbonatici dei rilievi montuosi a Sud della piana alluvionale; nel complesso marnoso-arenaceo, affiorante sulle colline a Nord della piana, è presente una ridotta ma costante circolazione sotterranea all’interno dei livelli arenacei più permeabili.

In questa zona collinare sono numerose le sorgenti la cui presenza è legata al contatto stratigrafico tra sedimenti a permeabilità elevata e sedimenti a bassa permeabilità.

Silvia Berardi

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Ultimo aggiornamento

13 Maggio 2021, 08:23