I Casali

I Casali

L’economia, in passato più che oggi incentrata sulle attività agro-pastorali, ha lasciato, sparsi sul vasto territorio, una miriade di casali. Diversi per dimensioni e criteri architettonici, questi edifici sono oggi più di cento (se si contano anche i ruderi ed escludendo gli edifici che ormai risultano inglobati nell’abitato, sono circa 140), moltissimi in buone condizioni, altri fatiscenti, altri ancora ridotti a poche pietre.

Tipologie e materiali
Materiali di costruzione sono i vari tipi di pietra reperibili sul posto in cui il casale si trova: in montagna la pietra è grigia o bianca (quella calcarea che si usava anche per la produzione di calce), mentre alle Macchie sono prevalentemente in arenaria.
Altro componente basilare è il legno per le travature e gli infissi; il castagno è quello maggiormente usato perché più duraturo.
In molti casi le costruzioni, generalmente a due piani, sorgono su terreni in declivio, così da sfruttare le pareti rocciose come appoggio; talvolta cavità naturali costituiscono interi abitacoli: casali di questo tipo si trovano essenzialmente in montagna, come, ad esempio, il Casale Morbidelli a Col Maggio (Commaju).
Il tetto ha sempre la copertura con coppi, tranne pochissimi casi di costruzioni a volta e senza muratura; queste sono costruzioni di dimensioni talmente esigue da non potersi considerare veri e propri casali, ma, piuttosto, ricoveri d’emergenza. Un esempio di questo genere, molto ben conservato, lo troviamo a Colle Pratoguerra.
Il soffitto a volta è spesso presente nei casali della Montagna: probabilmente, essendo la disponibilità di pietra maggiore di quella di legno resistente, si preferiva questa soluzione al posto delle travature.

Utilizzo
L’utilizzo del casale era diverso in Montagna o alle Macchie.
Il casale di montagna era usato prevalentemente in estate, quando le bestie venivano condotte al pascolo montano e la distanza dal paese costringeva i pastori a soggiornarvi essi stessi; la parte superiore del casale era, perciò, adibita ad abitazione e il casale quasi sempre disponeva di un caminetto per la lavorazione del latte.
I casali delle Macchie, più vicini al paese, erano utilizzati durante tutto l’anno e, quindi, il piano inferiore era adibito a ricovero per le bestie, mentre, in genere, quello superiore serviva da fienile. Casali molto grandi fungevano, tuttavia, anche da abitazione.
I casali distanti da sorgenti e corsi d’acqua erano dotati di una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. Spesso la cisterna era la costruzione: questi piccoli manufatti si trovano, essenzialmente nei pressi dei terreni terrazzati, una volta coltivati a vigneti, una coltura che a Borbona era molto diffusa fino agli anni Cinquanta, quando un’epidemia di peronospora, ma, probabilmente, soprattutto i cambiamenti sociali, causa dello spopolamento delle campagne, ne determinarono il totale abbandono.
La stessa sorte sarebbe toccata, nei decenni successivi, a tutte le altre attività agro-pastorali su cui si fondava l’economia della zona; ciò ha comportato anche l’abbandono dei casali che, senza più manutenzione, sono, in gran parte, andati distrutti.
Molti, tuttavia, ne restano e sono ancora usati; alcuni, anche di notevoli dimensioni, sono bellissimi nella loro sobrietà e, soprattutto, situati in posti incantevoli.

La memoria
Nella sua opera di ricognizione del territorio, per la descrizione di numerosi percorsi per passeggiate, Silvano Mantovani ha fotografato tutti questi casali; con l’aiuto delle carte catastali ha rintracciato anche quelli di cui non restano che esigue tracce, nonché i nomi dei vecchi proprietari.
Determinante è stato anche l’aiuto di anziani o pastori che, conoscendo bene il territorio, hanno dato preziose indicazioni per la ricostruzione della mappa dei casali.
Mantovani, a cui si debbono le informazioni qui riportate, sta procedendo alla catalogazione del materiale raccolto e alla riproduzione dei casali in una notevole collezione di disegni a matita. Non manca, inoltre, di citarne la presenza nelle precise descrizioni dei suoi percorsi.

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Ultimo aggiornamento

12 Maggio 2021, 20:15